domenica 29 marzo 2020

Il Problem Solving: l'arte, tutta informatica, di risolvere i problemi!

Letteralmente Problem Solving significa 'risolvere problemi' ma cosa c'entra con l'informatica? Noi tutti ci troviamo quotidianamente a risolvere problemi, più o meno complessi, di natura pratica o teorica, a scuola, nel lavoro, quando studiamo, se facciamo sport o semplicemente dobbiamo organizzare un viaggio o una pizza con gli amici.
La capacità di astrazione, di organizzazione, di precisione e ordine, di applicazione logica, è caratteristica dell’approccio informatico alla risoluzione di problemi complessi.
Questo favorisce lo sviluppo del pensiero critico e del pensiero logico-matematico, ovvero più propriamente del pensiero computazionale (termine formalizzato dalla psicologa Americana Jeanette Wing nel 2006): insieme dei processi mentali coinvolti nella comprensione, formulazione, e risoluzione di un problema. L’esecuzione vera e propria del sistema di soluzione ideato dall’uomo può poi anche avvenire tramite l’uso di macchine, se troppo complessa.
Alla base del pensiero computazionale ci sono tre diverse fasi, ripetibili iterativamente:
1. Astrazione: comprensione e formulazione del problema
2. Automazione: espressione della soluzione tramite algoritmi
3. Esecuzione e Analisi: esecuzione della soluzione e valutazione dei risultati
Il pensiero computazionale è l’insieme dei processi mentali usati per modellare una situazione (dati iniziali o input) e specificare i modi (con algoritmi che implementano la soluzione) mediante i quali un elaboratore di informazioni potrà poi operare per giungere alle conclusioni (dati finali o output).
Quante frasi difficili! E quindi? Semplice: saper riconoscere un problema, studiare per risolverlo e trovare una soluzione che poi può anche essere successivamente riusata in altri casi, questo è problem solving. E laddove si parla di risoluzione di problemi effettuata con metodo, implementando algoritmi, allora si parla di informatica!

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ogni anno scolastico promuove le competizioni di informatica denominate “Olimpiadi di Problem Solving” (OPS), rivolte agli alunni del primo e del secondo ciclo delle scuole italiane.

Citando testualmente quanto riportato nel sito ufficiale delle OPS, queste competizioni 
"si propongono di:
- stimolare la crescita delle competenze di problem solving e valorizzare le eccellenze presenti nelle scuole;
- favorire lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale;
- promuovere la diffusione della cultura informatica come strumento di formazione nei processi educativi (metacompetenze);
- sottolineare l’importanza del pensiero computazionale come strategia generale per affrontare i problemi, come metodo per ottenere la soluzione e come linguaggio universale per comunicare con gli altri;
- stimolare l’interesse a sviluppare le capacità richieste in tutte le iniziative attivate per la valorizzazione delle eccellenze;
- integrare le esperienze di coding, makers e programmazione in un riferimento metodologico più ampio che ne permetta la piena valorizzazione educativa."

Personalmente faccio partecipare tutti gli anni i miei studenti a queste competizioni.
Vi riporto il sito ufficiale delle OPS per acquisire maggiori informazioni:

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